La sua testa sul cuscino
Abbraccio il cuscino, e non stringo un imbottitura, ma un ricordo.
Tempo di merda, estate di merda. Perché mi devi far desiderare le notti sudate (e non si parla di metereologia), quando sai benissimo che non sono possibili in questo momento? Sei proprio una stronza! Non lo capisci che così mi disidrato?

I risvegli tra le lenzuola bianche e un poco umide, le zanzare ubriache del nostro sangue, e i guanciali abbracciati; un paio di raggi che filtrano dalle persiane, io che ti guardo dormire tormentato dal caldo in mezzo alle lenzuola bianche e sempre meno umide, ed io che mi sento in paradiso.

Fanculo.