Estasi, Eresie e aPOSTasie
Non si può stare sempre sotto: proponiamo variazione a letto e in società.

Ricordo come fosse oggi il giorno in cui persi la verginità, la ritrovai tre giorni dopo in un cassetto dove pensavo di aver già guardato!
Ed era ufficialmente “il cassetto delle mutande”, quel luogo ameno dove si annidavano passioni proibite e diari segreti, la chiave della mia segretezza.

Oh porte sublimi della libertà!

C’è gente che è andata in capo al mondo per trovare la verità, altri si sono cuciti delle sottane e dopo averle indossate hanno cominciato a parlare di lei con autorità, altri ancora se ne fregano di cercarla perché la ritengono un’invenzione, ma io lo so che a volte basterebbe aprire un cassetto per trovare la verità, e non un cassetto qualunque, ma quello delle mutande.

Signore e signori, c’è poco da sentirsi santi ad esser vergini: tutti lo siamo stati, le cose a portata di tutti sono volgari e profane.
2 Responses
  1. si-culo Says:

    sweetheart, apprezzo il tuo sforzo di ricordare piss-ano, ma mi sono trasferito mesi fa su si-culo!

    kavolo, poi divento scemo... mo' ti linko.


  2. Anonimo Says:

    Oddio, non che anche la non-verginità sia proprio così elitaria, eh! ;D