Il Cuore umido
Ricordo
Quando guardavo cielo e cipressi
Riflessi in quelle pozze

Che simili a specchi
Dormivano sopra pietre scure e grezze

Ricordo
Quando scoprii come specchiarsi l’anima
Sopra le pietre scure e grezze
Dei piovosi pomeriggi d’ottobre.

Perché –mio caro-
In quelle pozze
Sopra pietre scure e grezze
Lavavo via le preoccupazioni

Perché
In quei momenti,
anche le tristezze m’erano dolci come miele.
Al bar Impero
Q - Ah che voglia che ho!

I - Dici? Non mi sembrava

Q – Per davvero! Scoperei anche il pavimento in questo momento.

I (al cameriere) - hey! Vi ho trovato il nuovo garzone.

Cameriere – Buongiorno signore, radioso più che mai, oggi. Cosa vi porto?

I – grazie. Sempre gentilissimo. Per lui una scopa, o un mocho vileda, a me una noia al gratin e da bere ci porti un cocktail di anabolizzanti scaduti.
A Florian
Voglio scrivere il tuo nome con le foglie

perché ancora su di me è l'ignoranza

come una corona di raggi

e dei ricordi fare preziosi ornamenti
da appendere qua e là sul mio corpo
tra le nostre lenzuola

mentre invoco gli dèi

ora che non voglio l'imperfetto

ora che non voglio il tempo morto che pare vivo
Fedi e fidanzamenti
Ma l’anello dove te lo sei infilato? Non te l’han detto che si mette all’anulare?

Della serie: un anello? Attaccatelo al cazzo che è meglio.