sfrenataMENTE
Vorrei stringerti e baciarti per una notte, un giorno e un’altra notte, dirti tutto quello che penso senza freni, perché la mente s’è addormentata sul cuscino della follia quando ti guardai la prima volta e non s’è più svegliata …

Vorrei ricoprirti di versi sublimi, e chiamarti coi nomi più splendidi, ma ricoprirti sarebbe un peccato e il tuo nome è già il più incantevole.

Vorrei amarti senza freni, e posare la testa sul tuo collo per fare un sogno di seta, ma tu ne saresti infastidito e la paura di perdere quello che già mi concedi è troppa, così accumulo armonie e sogni nei miei granai. Ma le armonie e i sogni sono cose che ribolliscono …

È una guerra dove tutto è in gioco, e io sono il generale che deve vincere o morire.
La pressione è molta e l’irrequietezza potrebbe essermi fatale per il successo.
Ho paura dei miei errori e delle conseguenze, preferirei la guerra aperta più che la contesa diplomatica.

Passiamo la vita a collezionare baci e carezze indifferenti: baci ubriachi, carezze distratte; e ci (abban)doniamo fin troppo facilmente a persone che non ci apprezzano.
Se potessi spalancare totalmente il cuore vedresti il sole e un paese che t’appartiene e ti sospira.

Per questo mi concentro solo su di te: anche se volessi, non potrei fare altrimenti.
Si possono scegliere molte cose, ma non questa, perché nessun imperatore comanda il cuore.

Spero che tu mi capisca. Perché mi sembra di parlare un’altra lingua.