Abbracci e b(r)aci
Ri(s)coprirsi con la follia come fosse una seta indiana, e ubriacarsi coi deliri d’onnipotenza.
Ecco le braci su cui mi diverto a ballare in questi momenti.
Le emozioni rinate, tornano a volare come l’araba fenice, dalle ceneri di quel passato che impolverava i passi nel futuro.
Torno in un regno fatto di tappeti, fiori, marmi e tessuti pregiati. Il mio regno di favole, di sogni radiosi, di baci e di tramonti.
Sarò lì come un filosofo e dalla mia torre d’avorio afferrerei il vento d’Oriente per spargere versi strani e profumati sul tuo nome, perché si, il tuo nome m’è già caro più di ogni cosa…
Mi sono perso e non cerco la via, perché gradevole è questo vagare.

Abbracciami forte
e sentirai le b(r)aci roventi con cui fumare Sogni in una pipa ad acqua.